Il Perricone o Pignatello

Il Perricone è un antico vitigno autoctono della Sicilia occidentale. Da sempre presente nell’area, questa varietà è stata per secoli coltivata fra Palermo, Trapani ed Agrigento. I più recenti studi genetici, mostrano come questo vitigno si sia evoluto a partire da uve aromatiche originarie dal Mediterraneo orientale, portate dai Greci fino nella Calabria ionica.

Il sinonimo Pignatello sembra riferirsi al termine dialettale pignatidare, utilizzato per definire le argille rosse alluminose del Trapanese utilizzate per produrre le pignàte, tradizionali pentole di terracotta, proprio perché il Perricone predilige terreni ricchi di argilla.

Nel corso del ‘700 e dell’800 il Perricone veniva utilizzato prevalentemente per l’elaborazione del Marsala Ruby, in assemblaggio con altre uve locali, occupando un’estensione complessiva di circa 34.000 ha a fine ‘800. La Fillossera e la crisi del Marsala fecero quasi estinguere il Perricone fino ad arrivare ai 192 ha coltivati oggi.

ll Perricone è un vitigno di produttività medio-bassa, molto resistente alla siccità. Di precoce germogliamento, mantiene una particolare sensibilità alla fillossera, ma è capace di resistere più di altre varietà alle infezioni fungine grazie alla buccia spessa e pruinosa.

La maturazione avviene a media epoca, ossia fra la fine di agosto nelle zone litoranee e la fine di settembre in media e alta collina. I grappoli sono di media grandezza. Si trova a proprio agio su terreni forti e argillosi.

RESVETRALO in quantità doppia rispetto a molte altre uve a bacca rossa.

Vinificazione e caratteristiche gusto olfattive

Il Perricone è una varietà difficile da vinificare: il vino che ne deriva può risultare piuttosto ostico e scontroso, specie nelle annate fresche e piovose, a causa del tannino intenso e fittissimo. Fondamentali sono la «selezione» delle uve sane e le basse rese.

I vini di Perricone possono dare grandi soddisfazioni, soprattutto dopo un certo periodo di affinamento.

Il naso esprime una complessa gamma di spezie, dove ginepro e pepe nero sono alcune delle componenti principali, equilibrati dai classici frutti rossi, dai profumi di marasca e confetture, prugne e ciliegie, e da alcuni tocchi vegetali. In bocca i vini, si segnalano per la loro eleganza, con una solida base tannica ammorbidita da un buon tenore alcolico e da una lunga persistenza, con finali alcune volte ammandorlati.

Il Perricone viene vinificato anche in assemblaggio: spesso insieme al Nero d’Avola, che ne ammorbidisce la trama tannica, altre volte insieme al Nerello Mascalese, che apporta acidità e finezza olfattiva.